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Perdí

La lunga estate calda dei medici italiani

di Giovanni Leoni

Dopo Ginecologi ed Ortopedici anche tutti i Medici Chirurghi e Veterinari dipendenti hanno fatto il loro sciopero.   La data, il 22 luglio con tanti sanitari  in ferie, ha  limitato la partecipazione fisica, ma nella mente  dei miei colleghi passa la grave incertezza del proprio futuro e la sensazione di abbandono da chi deve fare rispettare leggi e contratti.
Il  Governo Italiano,  è in conflitto con l’Europa con la  Direttiva 88/2003 che chiedeva il ripristino della disciplina sull’orario massimo di lavoro settimanale e sul diritto di riposo per il personale medico e sanitario. (vedi la notizia completa in Dalla Rete.). E’ triste dove ricorrere ad un giudice terzo per ciò che che non si riesce a risolvere in casa propria.
La Riforma Fornero poi  ha quasi  paralizzato il già rallentato  normale turnover dei medici dipendenti.
Colpiti in  particolare coloro che si sono scelti discipline in cui l’intervento d’urgenza è intrinseco al loro ruolo,  dove servono  doti non comuni di resistenza fisica oltre che di impegno intellettuale quali tutte le Chirurgie , Pronto Soccorso, Anestesia e Rianimazione , Cardiologia e Medicina Interna,  ma anche Radiologia, Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva ,  ed altre ancora. Non so quali performance si possano  chiedere a questi professionisti a 67 anni.
Sono così stati penalizzati tutti i colleghi che sono stati attratti da specialità affascinanti ma difficili , gratificanti per il proprio spirito ma destruenti per il corpo e la mente , specie se accoppiate all’assenza di controlli del rispetto degli orari, del riposo compensativo. del  numero massimo di reperibilità , e le reperibilità non sono tutte uguali.
C’è anche nella vita chi fa le cose difficili,  non per soldi ma per scelta, per natura, per senso del dovere, perchè “ci crede” ma invece che premiare questa èlite  di professionisti si tende a sfruttarla oltre la legge  : forse anche qui ci salverà l’Europa .
In una realtà dominata dal consumismo e dai soldi facili, chi ha in testa i valori della solidarietà appare un ingenuo idealista da compatire, eventualmente da usare, sicuramente non da premiare.
Un pensiero poi ai giovani specialisti , che usciti da 11 o 12 anni di studi , si ingorgano ai rarissimi concorsi per iniziare la carriera in ospedale  alle soglie dei quarant’anni, per non parlare dei neolaureati che si trovano con un numero di posti nelle scuole di specializzazione inferiore al loro numero globale /anno : curioso visto che la specialità è obbligatoria per lavorare in ospedale, forse è solo perchè adesso dopo lotte e condanne Europee, anche in questo caso, gli specializzandi devono essere pure pagati  e non solo sfruttati ?
Normale che chi può pensi all’estero, la componente più numerosa dei medici stranieri negli USA è italiana.
Riporto e condivido le riflessioni di Ivan Cavicchi , Professore di Sociologia all’Università “La Sapienza a Roma e con laurea in Medicina ad honorem che  ha  notato che questa volta  nessuno dei politici  ha solidarizzato con lo sciopero.  “ Mi chiedo perché? Con il governo Letta è per caso finita l’epoca della “doppia faccia” (“double face”)? Con le proroghe sono per caso finiti i parlamentari “di lotta e di governo” a un tempo tagliatori lineari e sostenitori della sanità pubblica così caratteristici durante il governo Monti?

Riporta Cavicchi “ Eppure i medici che scioperano oggi sono gli stessi con i quali costoro   hanno solidarizzato il 27 ottobre dell’anno scorso partecipando persino alla manifestazione di piazza. La verità è che questa volta non vi sono elezioni politiche in vista per cui ci si può persino permettere di  ignorare anche uno  sciopero. Questo opportunismo meschino è davvero imbarazzante. Se potessi urlerei con quanto fiato ho in corpo la mia riprovazione. Vorrei dire quindi  ai medici che scioperano e a tutta la sanità pubblica che  meritano politici migliori e che quindi  la responsabilità di questo sciopero sia interamente politica. Penso che non si debba demordere perché in ballo non c’è solo il futuro di una  professione ma anche quello di tutta la sanità. A tutti i medici la mia solidarietà. “

Da queste righe io ho tratto un piccolo conforto, come dalla presa di posizione della FNOMCeO al Congresso Straordinario del 27 scorso a cui ho partecipato a Roma con il nostro Tesoriere , Moreno Breda, grande esperto di assicurazioni ed Enpam  (anche qui vedi in Dalla Rete).

Il rinvio degli effetti  nefasti del Decreto Balduzzi sulla Professione Medica  è realtà , ora un anno di tempo per risolvere le antitesi fra CCLN e Leggi dello stato,  attività intellettuale in cui noi italiani siamo maestri,  in  discussione deve essere posta in modo definitivo anche  la Depenalizzazione dell’Atto Medico, che l’ordinamento italiano mantiene nel mondo insieme solo a Polonia e Messico,  e la possibile istituzione  di un Fondo Nazionale per rifondere i pazienti dagli eventi avversi in sanità , lobby degli avvocati e delle assicurazioni permettendo.

Tutto questo in tanti altri paesi più civili è già realtà.

Per mera cultura generale  andate a vedere la composizione e le competenze di onorevoli e senatori delle Commissioni che si occupano di Sanità in Camera e Senato che sono la prima fonte dei decreti e delle leggi da passare in discussione ed eventuale approvazione alla Camere e poi al Governo per la fase esecutiva .
Non faccio commenti , ma voi andate e pensateci.

Camera e Senato: tutti i nomi (e le professioni) dei componenti delle …
www.sanita.ilsole24ore.com/…/camera-senato-tutti-nomi-060534.php?…‎

Nel frattempo,  mentre i politici  si confrontano di giorno e durante i giorni feriali, altri continuano a rispondere sul telefono del medico di guardia notte e festivi .
Ciao a tutti

Notiziario OMCeO Venezia   n. 3   2013

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